La fotografia come racconto
Tre giorni di riflessione sullo stato della fotografia e i nuovi linguaggi visivi.
Oggi la fotografia, nelle sue varie declinazioni, dal documentario al concettuale, vive una trasformazione radicale sotto l’influenza dell’avanzamento tecnologico e di nuovi valori della società. Francesco Zizola, uno dei più affermati fotografi italiani, ci porta alla scoperta della sua mostra Sale Sudore Sangue che parla dell’antico metodo di pesca sostenibile della tonnara. La narrazione delle diverse fasi di realizzazione del progetto, parte di Hybris, lavoro decennale sui limiti dell’uomo rispetto agli elementi naturali, servirà da spunto per riflettere su alcuni interrogativi: che cosa è oggi il racconto fotografico? Come è mutato il suo linguaggio? E come lo si applica ai nuovi media non tradizionali?
Il workshop sarà l’occasione per conoscere, approfondire e riflettere sul tema della fotografia, sulle sue prospettive di sviluppo, con un’attenzione particolare al fotografia documentaria e a come questa si stia adattando all’utilizzo di nuovi prodotti tecnologici, action cam, droni e smartphone.
Foto ©Giulia Ardizzone
Il programma
Attraverso l’esplorazione del lavoro passato e recente del docente, i partecipanti si confronteranno sulle varie fasi di realizzazione di un progetto fotografico, analizzando casi studio specifici e individuando nuove possibilità di ricerca, attivando al tempo stesso una riflessione su cosa vuol dire oggi raccontare storie attraverso la fotografia.
Come partecipare
Il corso della durata di tre giorni si svolgerà nelle prime due giornate del 12 e 13 settembre presso il Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto, in via Santa Croce, 18 e il 14 settembre al Centro Comunale EXMA, in via San Lucifero, 18 dalle 15:30 alle 19:30.
Il costo è di 100 € a partecipante.
Prenotazioni: dal martedì al sabato 9:00-13:00/16:00-20:00. Tel. 070/666399 o mail [email protected] o [email protected]
Foto ©Hermes Mereghetti
Francesco Zizola (Roma, 1962) ha fotografato le principali crisi e conflitti che si sono succeduti nel mondo negli ultimi 25 anni. Un forte impegno etico e una personale cifra stilistica caratterizzano la sua produzione fotografica. I suoi progetti e gli assignment per numerose testate italiane e internazionali lo hanno portato in tutto il modo, dandogli l’occasione di ritrarre crisi umanitarie spesso rimaste ai margini della notizia. Francesco ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui dieci World Press Photo e sei Picture of the Year International. Nel 2017 è stato vincitore del National Magazine Award for Feature Photography per il suo lavoro sui migranti. Sette sono i libri che ha pubblicato, tra cui “Uno sguardo inadeguato” (2013), “Iraq” (2007) e “Born Somewhere” (2004) dedicato alla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in 27 paesi del mondo. Nel 2003 Henri Cartier Bresson include una fotografia di Francesco tra le sue 100 preferite. Da questa collezione nasce una mostra, ‘Les Choix d’Henri Cartier Bresson’ e un libro. Nel 2007 insieme a un gruppo di colleghi, fonda l’agenzia NOOR, la cui sede è ad Amsterdam. Nel 2008 è tra i fondatori del 10b Photography di Roma, un centro polifunzionale dedicato alla fotografia professionale. E’ stato membro della giuria del World Press Photo per l’edizione 2014. Francesco vive a Roma.
Foto ©Giulia Ardizzone
Realizzato nell’ambito della mostra Sale Sudore Sangue | CAGLIARI, EXMA 18 luglio – 17 settembre 2017
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