Profonde come radici, personale dell’artista Roberto Falchi a cura di Roberta Vanali, prende avvio da questa frase del filosofo greco Eraclito: Pur percorrendo ogni sua via, tu non potresti mai trovare i confini dell’anima, così profonde sono le sue radici.
La mostra propone oltre 200 opere pittoriche di piccole e medie dimensioni, realizzate con tecnica mista su carta e cartoncino, per strutturare un’installazione totale.
Le opere, accompagnate da un bassorilievo scultoreo e da un video, fanno parte di un work in progress iniziato un decennio fa e che vede il suo completamento in questa operazione site specific per la Sala della Torretta all’Exma.
Ancorate saldamente al suolo si moltiplicano e inabissano in profondità fissando l’albero alla terra. Tanto potenti da spaccare rocce e insinuarsi lentamente, le radici nutrono la pianta e la innalzano maestosa verso il cielo. Incuranti degli ostacoli che incontrano si fanno strada impetuose infiltrandosi nelle viscere della terra per poi riemergere e rompere
prepotentemente perfino l’asfalto. Allo stesso modo le radici di un individuo penetrano e affondando nella psiche più profonda, in quel humus tanto personale quanto archetipico, per attingere alla linfa vitale. Scorrono, affondano e riaffiorano perché in grado di aprire varchi, sempre e comunque. Perché senza radici non esiste vita. (Testo tratto dalla presentazione della mostra)
Sabato 30 gennaio alle 18.30 – Sala della Torretta – è in programma un intervento pittorico dal vivo di Roberto Falchi.
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