La madre, che rappresenta l’energia femminile, ama in modo infinito e incondizionato e reca in sé anche il maschile: nel suo grembo nutre e cresce una o più creature, maschi o femmine o entrambi. Confermando l’affermazione di Henry Moore che “l’osservazione della natura è decisiva nella vita dell’artista”. Paoletta Dessì ha accompagnato le Dee, umanizzate, con un vario e suggestivo campionario di ossa o frammenti di ossa rinvenuti durante le sue passeggiate nelle campagne della Sardegna, antica terra, ricca di energia. La scultrice, cogliendo il dono della natura, e comprendendo la preziosità dei resti, che rappresentano la transitorietà della vita e che possiedono l’energia degli animali e quella della terra che li custodisce, gli ha resi parte integrante delle opere d’arte. Ecco allora che l’oggetto plasmato e l’oggetto trovato si fondono: tutto diventa scultura.
In occasione dell’inaugurazione, che si terrà mercoledì 9 alle 19 le storiche dell’arte Maura Sulis e Stefania Mele spiegheranno al pubblico la mostra. A seguire la studiosa Bruna Siriu terrà una particolare presentazione in sardo campidanese.
La mostra, organizzata dal teatrodallarmadio, sarà aperta al pubblico fino al 27 settembre nella Sala della Torretta dell’EXMA di Cagliari.
Nel corso della mostra si terranno incursioni artistiche a cura del teatrodall’armadio. Gli appuntamenti si terranno alle ore 20.30 nello spazio Terrazza della Torretta dell’EXMA.
Si parte il 9 settembre con Fabio Marceddu Antonello Murgia e Rossella Faa. Si prosegue domenica 13 con Camilla Soru. Terzo appuntamento giovedì 17 settembre, con il teatrodallarmadio. Si prosegue sabato 19 con l’attrice Maria Loi e si chiude giovedì 24 con le ONCOAttrice dell’ospedale “Businco” di Cagliari.